30/04/13
La politica deve ritornare a esprimere il bene di tutti
Nel Febbraio scorso abbiamo invitato in comunità quanti, candidati al parlamento, avessero voluto dialogare sulle politiche sociali e sanitarie per la nuova legislatura.
Tra il 12 e il 20 Febbraio abbiamo incontrato Paolo Petrini, Francesco Verducci, Francescco Massi, Laura Boldrini, Mario Andrenacci, Enrico Letta.
Tra questi candidati due sono stati eletti al Parlamento (Petrini e Verducci); Laura Boldrini è attualmente Presidente della Camera ed Enrico Letta Presidente del Consiglio.
Ai nostri interlocutori abbiamo posto tre questioni, a nostro parere cruciali: contrasto alla povertà, la lotta alle disuguaglianze, un nuovo welfare che rendesse più omogeneo, efficace e meno costoso il sistema di sicurezza sociale.
05/04/13
Triplice suicidio a Civitanova Marche, il grido contro la povertà non è raccolto
Questa mattina è giunta notizia che, a Civitanova Marche in
una città della nostra Regione, vicino alle nostre abitazioni, si sono tolti la
vita due coniugi. Il motivo sembra essere la riduzione in povertà. Disoccupato lui,
con una piccola pensione lei. Per il dispiacere si è ucciso, gettandosi a mare,
anche un fratello di lei.
Nei nostri tranquilli territori tre persone morte sono
molte; sono troppe dappertutto. La nostra terra non è abituata all'abbandono.
Eppure due coniugi, rimasti soli, non riuscivano più nemmeno a pagare
l’affitto.
I grandi numeri dell’ISTAT che indicano in quattro
milioni i poveri in Italia, diventano realtà terribile e dolorosa vicino casa.
22/03/13
Il ricordo di monsignor Nervo, fondatore della Caritas
Il ricordo di don Giovanni Nervo è intenso e tenero. L’avevo incontrato alla fine degli anni ‘60 a Roma, mentre stava iniziando la tessitura di quella Caritas italiana che nascerà nel 1971, per volere di Paolo VI. Teneva a tre cose. Prima di tutto l’attenzione ai poveri. Un’attenzione non solo affettiva, ma anche propositiva e concreta. Non bastava invocare slogan, era necessario agire concretamente. La seconda era la gratuità: vi insisteva senza tentennamenti. L’azione caritativa, per definizione, non poteva che essere gratuita, frutto della vicinanza e della condivisione con chi stava male. La terza attenzione era per un’educazione di tutta la comunità cristiana allo spirito della carità. Non dovevano essere creati organismi esclusivamente orientati all’azione caritativa, ma era l’intera comunità cristiana a farsi carico degli svantaggiati.
14/03/13
Con papa Bergoglio comincia la grande riforma della Chiesa
Con l’elezione del card. Bergoglio a Vescovo di Roma, si può
pensare all’inizio della grande riforma della Chiesa cattolica. La sua
biografia, i segnali che ha dato appena eletto non lasciano dubbi.
La prima attenzione è l’aver riportato al centro dell’azione
della Chiesa proprio la
religiosità. L ’aver pregato e fatto pregare per sé, la visita
a Santa Maria Maggiore per la protezione della Madonna, dicono che il
cristianesimo deve tornare ad essere prima di tutto una religione.
Il richiamo evidente – né scontato – è alla dimensione
spirituale del cristianesimo. La Chiesa non è una ong, né una istituzione
umana. Esiste perché portatrice di un messaggio di fede. Chi, alla vigilia
dell’elezione del nuovo Papa, ha pensato a meccanismi di poteri umani è stato
smentito.
09/03/13
Alla guida della Chiesa un Papa umile, in ascolto e tollerante
Carissimi Padri,
provenienti da
tutti continenti, vi riunirete tra poco nel Conclave per eleggere il nuovo
Pontefice. L’attesa è viva, ma soprattutto è piena di speranza da parte di noi
cristiani sparsi nel mondo.
Il gesto della rinuncia da parte di Benedetto XVI ci ha
colto di sorpresa, ma è stato un atto di rara nobiltà perché, in sincerità, ha
detto a noi che le sue forze fisiche non gli permettevano di guidare la Chiesa e che la missione di
esserne il capo è nelle mani di Dio e non degli uomini.
Non è difficile individuare chi possa essere guida della
Chiesa cattolica. L’occidente oramai secolarizzato e senza riferimenti, i
popoli cristiani dalla fede sincera e soprattutto chi è in cerca di Dio dicono
di ritornare al vangelo, per riportare al centro dell’azione missionaria le
indicazioni di Cristo.
12/02/13
Don Dante Clauser: un prete all'antica, ma a fianco della povera gente
Ho conosciuto don Dante Clauser, morto ieri a Trento, a 89 anni, in occasione dei primi incontri dei sacerdoti impegnati nelle comunità di accoglienza, agli inizi degli anni ottanta.
Un prete all'antica, ma che aveva incrociato avvenimenti che avrebbe dato una svolta significativa e particolare alla sua vita.
Parroco nella Parrocchia di San Pietro a Trento, aveva assistito alla contestazione giovanile che proprio alla facoltà di sociologia dell’Università di quella città, aveva visto i primi movimenti.
Toccato dalla povertà delle persone della sua città aveva abbandonato la Parrocchia per occuparsi di persone senza alcun sostegno: immigrati, senza dimora, prostitute, malati psichiatrici.
A metà degli anni ’70 crea una mensa, con sostegno di servizi di cibo, abiti, pulizie e un futuro di occupazione e di inserimento.
11/02/13
Dimissioni del papa: un gesto nobile e di fede
L’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI è da
interpretare come un gesto nobile. La motivazione che ha addotto, per l’età
avanzata, mostra una sensibilità umana e anche un profondo senso di fede.
Da una parte non si è sentito più in grado di affrontare i
mille problemi che la gestione della Chiesa oggi nel mondo pone e l’ha
confessato; dall'altra ha detto a sé e a tutti noi che non si ritiene
indispensabile. Ha aggiunto: che io me ne vada è per il bene della Chiesa.
Ciò significa che, nonostante la responsabilità di essere
capo della Chiesa, è rimasto un uomo con la propria coscienza a fare i conti
con la condizione di età e di salute.
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