09/03/06

Le civiltà non si dichiarano guerra

In un articolo del Corriere della sera dell'8 Marzo 2006, il noto teologo Hans Küng affronta il tema del dialogo necessario e indispensabile con l"Islam. Di tutto l’articolo mi ha colpito una sua considerazione. Egli si domanda se lo scontro tra il mondo occidentale e il mondo islamico sia uno scontro di "civiltà”.
Egli risponde: “No perché le civiltà non sono attori sul palcoscenico della politica mondiale, né tantomeno dichiarano guerre. In molti luoghi, popoli di culture diverse vivono insieme piuttosto pacificamente. La politica mondiale è una questione che riguarda gli stati e i loro leader ed è sempre stato così”.
Dopo le infinite discussioni sullo scontro di civiltà, questa annotazione mi ha fatto ripensare tutto il quadro dei riferimenti a cui siamo sottoposti.
Le civiltà sono il frutto delle relazioni all’interno di un popolo e tra popoli. Le politiche dei governi sono azioni concrete a vantaggio della collettività, ma anche di alcuni gruppi all’interno di un popolo. Forse occorre maggiore attenzione nel seguire le azioni degli Stati per sapere a vantaggio di chi vanno e contro chi.

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